LA STORIA
Scopri la storia di San Salvi: video-interviste, ebook, foto e documenti per ripercorrere le tappe fondamentali della vita del
manicomio, dalla sua edificazione alla definitiva dismissione.
Tappe
da Bonifazio alla chiusura del manicomio
Biblioteca Vincenzo Chiarugi
storia, fondi e patrimonio della biblioteca ai tempi del manicomio. Per informazioni sulla biblioteca moderna consulta la sezione Polo
Mappa fondi bibliografici e archivistici
dove trovare documenti e archivi sulla storia di San Salvi
Approfondimenti (in costruzione)
Le Tappe
La storia del Manicomio di San Salvi è indissolubilmente legata alla storia della salute mentale in genere, alla storia d’Italia e a quella della città di Firenze. “Le Tappe” riassumono attraverso brevi approfondimenti i punti salienti di questa storia, fornendo una cronologia di base e cercando di restituire adeguatamente la complessità dei passaggi storici, politici e sociali che portarono al definitivo superamento dell’istituzione manicomiale.
Dall’Ospedale di Bonifazio a San Salvi
Nell’Ospedale di S. Giovanni Battista detto di Bonifazio, in via san Gallo (istituito grazie a un lascito di Bonifacio Lupi) erano stati ricoverati gli alienati dopo il trasferimento nel 1778 dalla “pazzeria” di S. Maria Nuova e dopo la chiusura dell’Ospedale di S. Dorotea sotto la direzione di Vincenzo Chiarugi. Nel 1844 Francesco Bini venne nominato direttore e cattedratico della clinica delle malattie mentali. Per tutta la sua lunga direzione portò all’attenzione della direzione provinciale i gravi problemi di sovraffolamento. Nel 1885 subentrò alla direzione del Manicomio e alla cattedra, il suo vicedirettore Pietro Grilli che nuovamente sollecitò l’ampliamento del Manicomio.
Nel 1885 finalmente, la Deputazione provinciale di Firenze incaricò il celebre psichiatra Augusto Tamburini (direttore del Manicomio di Reggio Emilia) di studiare il problema. Nel 1895 egli collaborò con l’architetto Giacomo Roster al progetto per la costruzione del nuovo manicomio di San Salvi di cui fu direttore solo per un anno, per contrasti con l’amministrazione provinciale.
Timeline
Biblioteca storica Vincenzo Chiarugi
Storia, fondi e patrimonio della Biblioteca del Manicomio
Qui puoi scaricare una presentazione sintetica della storia della biblioteca Vincenzo Chiarugi
La biblioteca Chiarugi è intitolata a Vincenzio Chiarugi il medico che istituì l’insegnamento della psichiatria a Firenze.
Fondata dal direttore dell’Ospedale psichiatrico, Paolo Amaldi, nel 1914 si trovava al piano terreno della palazzina direzionale del Manicomio. Negli anni Sessanta, con la direzione di Mario Nistri, venne spostata al primo piano.
I libri raccolti testimoniano dell’orientamento prevalente per argomenti come l’alienistica e la tecnica manicomiale. Dopo la prima donazione degli eredi di Francesco Bini (1914-1915), già direttore del Manicomio di Bonifazio, altre si succedono negli anni da parte di psichiatri quali Amaldi, Catola, Calzavara, Arian, Devoto, Nistri. Furono stipulati abbonamenti alle maggiori riviste scientifiche di settore; negli anni Ottanta venne acquisita la biblioteca dell’Istituto medico pedagogico Umberto I.
Attualmente la biblioteca è suddivisa fra due sedi: la sezione storica si trova al primo piano della palazzina 26 occupata dal Dipartimento di psicologia dell’Università di Firenze, la sezione moderna è collocata al primo piano della palazzina 25.
Tutti i documenti illustrati di seguito sono consultabili previo appuntamento scrivendo a polo.documentario@uslcentro.toscana.it
Fondo Arian
Il Fondo Arian contiene copie del curriculum dello psichiatra Enzo Arian e la corrispondenza fra la vedova Giorgina Levi Arian e la biblioteca Chiarugi, propedeutica alla donazione bibliografica
Consistenza: 1 filza
Datazione seconda metà sec. XX
Strumenti di corredo: elenco consistenza Fondo Donazione Arian
Localizzazione: Biblioteca storica Chiarugi (palazzina 26) armadio R scaffale 9Fondo Dipartimento Salute Mentale (DSM)
Documentazione relativa alla gestione dell’O.P. durante gli anni della dismissione e la direzione di Carmelo Pellicanò
Consistenza: 10 filze
Datazione 1970ca – 2000ca
Strumenti di corredo: elenco consistenza Fondo Dipartimento Salute Mentale
Localizzazione: Biblioteca storica Chiarugi (palazzina 26) armadio S scaffale 6, 7Fondo Biblioteca Chiarugi
Il Fondo della Biblioteca, non ordinato, contiene la documentazione gestionale della biblioteca.
Consistenza: 2 registri, 12 fascicoli
Datazione seconda metà sec. XX
Strumenti di corredo: elenco di consistenza delle risorse presenti in biblioteca storica.
Non esiste elenco consistenza per la documentazione conservata nelle altre due sedi
Localizzazione: Biblioteca storica Chiarugi (palazzina 26), stanza delle cartelle cliniche (palazzina 26)Fondo Donazione eredi Pellicanò
Documentazione professionale e privata dell’ultimo direttore dell’O.P. San Salvi, Carmelo Pellicanò. Comprende anche gli esordi a Messina, all’O.P. di Girifalco a Catanzaro, all’O.P. di Volterra. Fanno parte della donazione alcune monografie e miscellanee. Il fondo è stato donato alla AUSL Toscana Centro nel marzo 2021.
Consistenza: 3,2 metri
Datazione seconda metà sec. XX
Strumenti di corredo: nessuno
Localizzazione: Biblioteca storica Chiarugi (palazzina 26) armadio S scaffale 7, 8, 9- Filze manoscritti di Francesco Bini Documentazione autografa di Francesco Bini (clinico e direttore di Bonifazio). Contengono appunti per l’attività accademica e progetti per ampliamento del Manicomio Chiarugi a Castel Pulci e a villa Ambrogiana.
Consistenza: 2 filze contenenti 44 fascicoli
Datazione seconda metà sec. XIX
Strumenti di corredo: inventario
Localizzazione: Biblioteca storica Chiarugi (palazzina 26) armadio F scaffale 0
- Registri amministrativi del manicomio
Registri amministrativi relativi alla gestione manicomiale (ingressi e dimissioni, presenze, infermieri).
Consistenza: 105 registri
Datazione 1940ca – 1990ca
Strumenti di corredo: elenco registri
Localizzazione: Biblioteca di psicologia, stanza cartelle cliniche (palazzina 26)
Vuoto
Mappa fondi archivistici
Dove trovare documenti e archivi sulla storia di San Salvi
Archivio di San Salvi
Progetto Carte da legare
Modalità consultazione: previa autorizzazione sul sito
http://www.cartedalegare.san.beniculturali.it/index.php?id=search&navId=0
San Salvi (presso l’Università di Firenze. Biblioteca di Psicologia)
Progetto Carte da legare
Modalità consultazione:
previa autorizzazione sul sito per quelle presenti nel Progetto Carte da Legare
http://www.cartedalegare.san.beniculturali.it/index.php?id=search&navId=0
per i parenti seguire la modalità indicata dalla AUSL TC
Archivio storico Provincia di Firenze
Modalità consultazione: previo appuntamento
Biblioteche storiche San Salvi
Biblioteca storica di San Salvi (pal. 26) che raccoglie circa 4000 volumi, consultabili attraverso l’OPAC del Polo Documentario
Per la consultazione dei volumi, scrivere a polo.documentario@uslcentro.toscana.it
Scorrere in alto nella pagina per trovare la sezione “Fondi archivistici biblioteca Chiarugi”
Biblioteca storica Università Firenze – Biblioteca Biomedica Careggi
Modalità consultazione: richiesta alla biblioteca biomedica UniFi
OPAC https://www.sba.unifi.it/a10.html
Siusa – Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche https://siusa.archivi.beniculturali.it/
Cartedalegare – Archivi della psichiatria in italia http://www.cartedalegare.san.beniculturali.it/index.php?id=2
Approfondimento specifico su San Salvi https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=credits&RicProgetto=preg-tos-fuoman
Aspi – Archivio storico della psicologia italiana
Le Memorie
Video interviste e scritti
Nell’ambito del progetto Leggere San Salvi sono state realizzate, tra gennaio e maggio 2021, dieci videointerviste delle quali sono qui riportati alcuni brevi ma significativi estratti. Si è voluto in tal modo ricostruire, attraverso la memoria viva, la storia dell’ex manicomio di San Salvi e in particolare dei suoi ultimi anni di attività fino alla definitiva dismissione. Le voci e le memorie raccolte appartengono non solamente a medici, operatori e infermieri che in prima persona hanno vissuto l’esperienza dell’ospedale psichiatrico, ma anche a cittadini comuni che, per vicinanza geografica o per vicende personali, vi sono entrati in contatto.
Video Interviste
Qui trovi gli estratti realizzati delle interviste realizzati fino ad oggi.
- Tutti
- Vita nel manicomio
- L’Apertura
- Tra vecchio e nuovo
- La percezione della malattia mentale
Il rapporto con i pazienti, le assemblee di reparto, le gite e le vacanze
Gli intervistati
Qui trovi gli abstract delle interviste di cui sono già stati realizzati gli estratti video.
Nei prossimi mesi troverai nuovi contenuti.
Leopoldo Gori, abitante del quartiere 2 e genitore di una ragazza in carico ai servizi di salute mentale, racconta alcuni aneddoti legati alla chiusura del manicomio di San Salvi e ai pazienti del manicomio riversatisi nel quartiere.
Il sig. Gori ripercorre la sua esperienza nell’associazionismo e la genesi del Coordinamento delle Associazioni fiorentine per la Salute Mentale, soffermandosi sulle vicende dell’associazione dei familiari dei pazienti di cui è stato lui stesso presidente. Il racconto si snoda attraverso una serie di riflessioni sulla percezione della malattia mentale nella società e sulle difficoltà legate all’interagire con persone con questo tipo di difficoltà.
Intervista Realizzata in data 17/03/2021
Durata Intervista 00:57:22
La dott.ssa Maria Grazia Martinetti ripercorre, attraverso il racconto di alcuni aneddoti, il periodo in cui è stata specializzanda in medicina prestando servizio presso il reparto minori del manicomio di San Salvi.
Laureatasi nel 1971 ha poi contribuito all’istituzione del centro per minori di Diacceto dove ha lavorato fino al 1974 con alcuni minori trasferiti da San Salvi dopo la chiusura del reparto avvenuta nei primi anni ’70, collaborando con infermieri e assistenti sociali.
Il racconto della dott.ssa Martinetti si snoda tra aneddoti sulla sua esperienza con i ragazzi in manicomio e a Diacceto e riflessioni personali sull’istituzione manicomiale.
Durata intervista: 00:32:55
Il dott. Cesare Micheli ripercorre la sua esperienza come medico di reparto presso San Salvi a partire dagli anni ’70. Entrato a lavorare da neolaureato presso Castel Pulci, con la chiusura di quest’ultimo prende servizio presso San Salvi nel reparto dal primario dott. Parrini, dove lavora fino ai primi anni ’80, portando avanti in équipe con medici, infermieri e assistenti sociali una prima significativa apertura del reparto. Le feste aperte alla cittadinanza organizzate nel 1975 e nel 1978 rappresentano un notevole passo avanti verso l’integrazione tra il manicomio, ormai prossimo alla dismissione, e la città, come anche il murale realizzato nel 1978 dai ragazzi della Brigata Rodolfo Boschi in collaborazione con i pazienti di San Salvi.
Divenuto primario si occupa della riorganizzazione dei servizi territoriali nell’area del Mugello, dedicandosi alla ricollocazione dei pazienti dimessi da San Salvi.
Nel corso dell’intervista il dott. Micheli ricostruisce le tappe dell’organizzazione dei servizi territoriale della sanità mentale sul territorio toscano, dalla metà degli anni ’70 agli anni ’90, soffermandosi non di rado su specifici episodi legati alla sua attività lavorativa prima a San Salvi e poi in Mugello e riflettendo sulla necessità del superamento dell’istituzione manicomiale maturato nel corso degli anni ’70.
Intervista realizzata in data 7/04/2021
Durata intervista 1:23:18
Alessandro Ottanelli ripercorre la propria esperienza di infermiere psichiatrico all’interno di San Salvi. Entrato in servizio nel 1973 ha da prima lavorato come sostituto in vari reparti per poi rimanere in servizio presso il quarto reparto pratese, nell’equipe del dott. Parrini, partecipando attivamente alla progressiva apertura che nell’intervista è ricostruita attraverso episodi e aneddoti relativi alla vita quotidiana del quarto reparto.
Il processo di superamento dell’istituzione manicomiale viene raccontato dal sig. Ottanelli soffermandosi sul confronto e talvolta lo scontro generazionale tra “vecchi e nuovi” infermieri e medici, sulla reazione dei pazienti e dei loro familiari alla notizia dell’imminente dimissione e sui progressivi cambiamenti operati nel tempo, dalla creazione di reparti misti alla realizzazione delle prime case famiglia.
Viene infine affrontato il tema della memoria e della riqualificazione di San Salvi e della sua area, con particolare riferimento al periodo in cui l’intervistato è stato presidente de La Tinaia e al ruolo della compagnia teatrale Chille de la balanza.
Intervista realizzata in data 16/03/2021
Durata intervista 1:42:15
E-book
Per conoscere San Salvi – Appunti di storia dell’architettura manicomiale in Toscana
di Esther Diana

Questo contributo riassume il ciclo di conferenze in webinar tenuto dalla dottoressa Esther Diana per conto dell’Azienda Sanitaria USL Toscana Centro nel maggio-giugno 2020 e nel settembre-ottobre 2021. Il ciclo si è inserito all’interno del progetto ‘Leggere San Salvi’, promosso dal Polo Documentario AUSL Toscana Centro finalizzato anche al riutilizzo funzionale di spazi dell’ex manicomio: in particolare i locali di comunicazione tra le biblioteche del Polo così da valorizzare l’originario Cortile d’Onore destinato a divenire “Agorà: Piazza della Cultura”. In tale contesto di valorizzazione del complesso è parso opportuno offrire una panoramica sulla sua genesi storica e in particolare sulla sua storia architettonica contestualizzandola all’interno di quanto ha costituito, per quel momento storico, i punti di riferimento e di elaborazione strutturale sia in ambito regionale che nazionale. Questo contributo rappresenta le fasi iniziali di una ricerca più complessa che avrebbe dovuto effettuarsi presso l’Archivio di Stato di Firenze e l’Archivio della Città Metropolitana (già Archivio della Provincia). L’insorgere dell’attuale pandemia per Covid 19 ha comportato la difficile – quando non impossibile – consultazione delle fonti presso tali enti inducendo a rimandare ad altri tempi i doverosi approfondimenti.
Mappa Storica
In questa sezione troverai informazioni sull’ex manicomio di Firenze, con riferimenti alla storia ed alla architettura dei padiglioni e dei diversi luoghi di interesse.

Bibliografia di riferimento
Studio di fattibilità sulla trasformazione del complesso ”ex ospedale psichiatrico Vincenzo Chiarugi in San Salvi Firenze” – Comune di Firenze e Unità Sanitaria Locale 10/E – Firenze, febbraio 1991
Relazione sul manicomio di Firenze
Società Tipografica Fiorentina, Firenze 1903, p. 7
Per conoscere San Salvi. Appunti di storia dell’architettura manicomiale in Toscana (ebook in fase di pubblicazione)
San Salvi : storia di un manicomio
Firenze : Olschki : Provincia di Firenze, 1996. – 168 p., 4 c. di tav. : ill. ; 25 cm. –
Firenze : Polistampa, 2018. – 107 p. : ill.
Firenze : Comune, Archivio storico comunale, 2014. – 48 p. : ill.
Riabilitare San Salvi, le persone, gli spazi, l’ambiente
Firenze : Comune di Firenze, 1986
San Salvi e la sua storia: nel passato, nel presente, nelle prospettive future
Firenze 1995 – 26 pag. : ill.