L’edificio viene edificato negli anni Trenta per ampliare i reparti. All’interno del perimetro ellissoidale del manicomio i padiglioni per “agitati” e per “agitate” destinati a questi internati, si collocavano ai vertici del diametro maggiore, seguendo la logica del tempo di mantenere i pazienti “pericolosi” più lontani dal corpo centrale, sede della Direzione.